La coperta antifiamma: caratteristiche e normativa

Published On: 26 Ottobre 2022Categories: Sicurezza nei luoghi di lavoro

Oggi parliamo di un dispositivo antincendio forse poco conosciuto ma altrettanto valido per proteggersi dalle fiamme di un incendio.

Prima di iniziare però, vogliamo sottolineare che questo dispositivo è utilizzabile per incendi limitati e non di grandi dimensioni. Stiamo parlando della coperta antifiamma, un tipo di protezione attiva che in determinate situazioni può essere utilizzata al posto del classico estintore.

Tra poco vedremo quali sono i contesti e gli scenari in cui la coperta antifiamma può davvero fare la differenza ma prima vediamone le caratteristiche con gli esperti di Tera, azienda che si occupa di presidi antincendio e dpi.

Le caratteristiche della coperta antifiamma

Questo presidio antincendio è costituito da un telo in fibra di vetro e rivestito da una speciale resina, materiali che la rendono utilizzabile fino a 900 gradi, quindi come abbiamo detto, per incendi limitati.

Anche le dimensioni sono piuttosto limitate: ne esistono di diverse misure ma affinché resti un dispositivo facilmente maneggiabile in una situazione di emergenza, non superano mai una certa dimensione.

Il suo utilizzo è molto semplice ed intuitivo. Basterà gettare la coperta sopra l’incendio in modo da bloccare l’ossigeno e portarlo allo spegnimento prima che si espanda. Bisogna inoltre prestare attenzione a non rimuovere la coperta troppo presto altrimenti le fiamme potrebbero rialimentarsi.

Una volta utilizzata, la coperta antifiamma deve essere gettata e assolutamente non deve essere utilizzata una seconda volta.

Normativa e obblighi

Ma cosa dice la normativa in merito alla coperta antifiamma? La norma di riferimento è la UNI EN 1869:2019.

A differenza di altri presidi antincendio, questo non è obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro ma solo in quelli in cui non è possibile utilizzare gli estintori a causa della dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente.

Per quanto riguarda la scadenza, la coperta antifiamma deve essere sostituita ogni 5 anni, periodo oltre il quale non garantisce gli stessi standard di prestazione. Discordo diverso se viene utilizzata: in questo caso va immediatamente sostituita.

Coperta antifiamma o estintori?

È doveroso specificare che questi due dispositivi non hanno lo stesso potere estinguente. Tuttavia, la coperta può essere utilizzata in tutte quelle situazioni nelle quali l’estintore potrebbe costituire un pericolo: pensiamo ad esempio un piccolo incendio di origine elettrica oppure una persona con abiti in fiamme. Soprattutto in quest’ultima situazione l’utilizzo di un classico estintore a polvere o a CO2 si rischia di provocare un danno alla persona.

Verifica se il documento di valutazione dei rischi della tua azienda prevede la presenza della coperta antifiamma nel kit dei presidi antincendio. Tera fornisce tutto ciò che un’azienda necessità per la sicurezza antincendio, occupandosi anche della manutenzione periodica dei presidi.

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