Imbracatura da lavoro: le norme e i requisiti

Published On: 27 Ottobre 2021Categories: Dispositivi protezione individuale, Sicurezza nei luoghi di lavoro

La sicurezza sul lavoro è requisito indispensabile per la tutela dei tuoi operai. Quando si svolgono incarichi particolarmente a rischio o ad altezza elevate, un’imbracatura da lavoro di qualità è la misura d’eccellenza per prevenire spiacevoli incidenti.

Il dispositivo di protezione anticaduta consente infatti di trattenere il peso dell’individuo, distribuendolo in modo omogeneo ed evitando così danni gravi.

Vediamo insieme agli specialisti di Tera Antincendio cos’è un’imbracatura, qual è la normativa che regola l’utilizzo dei DPI, le tipologie a disposizione e alcune variabili da considerare per scegliere il modello più adatto.  

Imbracatura: la definizione

Un’imbracatura è un indumento composto da cinghie tessili ancorate attorno alle cosce, alle spalle e alla vita che, collegate da cuciture e fibbie di regolazione, permettono di mettere in sicurezza un operatore tramite una corda o a un filo di sicurezza. Utilizzata in diversi campi e settori industriali fa parte dei dispositivi di protezione anticaduta.

Tipologie di imbracatura

La necessità di acquistare un’imbracatura può derivare da esigenze di varia natura, come:

  • Manutenzione ad alta quota;
  • Lavoro in sospensione;
  • Operazioni di salvataggio;
  • Interventi nel settore edile o gru.

A seconda dell’utilizzo che dobbiamo farne, abbiamo a disposizione tipologie di imbracature differenti che riportano il marchio CE in linea con le normative europee vigenti. Tra queste annoveriamo le più utilizzate:

  • Multifunzione, con punti di ancoraggio posteriori e frontali;
  • Con cintura, che assicura un maggiore supporto lombare;
  • Con nastro di recupero verticale sospensione, adatta alle operazioni di salvataggio;
  • Con punti di ancoraggio frontali inferiori, utilizzata in unione ai dispositivi di controllo della discesa.

Come scegliere l’imbracatura corretta

Le imbracature offrono taglie differenti che variano dalla S alla XL per conformarsi alle diverse corporature degli operai. In alcuni casi potresti trovarne anche taglia unica, sicuramente più economiche ma svantaggiose se devono essere utilizzate da più persone.

La scelta di una imbracatura deve essere effettuata sulla base del lavoro che si andrà a svolgere: potresti essere a contatto col fuoco? Allora avrai bisogno di un materiale antifiamma, con diversi punti di ancoraggio che permetta di effettuare un’operazione di salvataggio in sicurezza, sia da lato operatore, sia lato vittima.

Un’altra variabile da tenere in considerazione è il tempo di utilizzo: dopo alcune ore un’imbracatura non imbottita può risultare fastidiosa e causare irritazioni alla pelle: in questo caso è meglio preferire spallacci imbottiti e materiali leggeri.

Normativa di riferimento


Come tutti i DPI, anche l’imbracatura ha bisogno di una corretta manutenzione e di essere revisionata periodicamente. La normativa EN 365 regola quali sono i check di verifica da effettuare per assicurarsi che il materiale sia in buone condizioni e pronto all’utilizzo. La norma stabilisce che:

  • La manutenzione deve essere effettuata obbligatoriamente ogni qualvolta si utilizza il DPI (pulizia e conservazione in ambienti adatti);
  • L’ispezione dell’attrezzatura deve essere effettuata ogni 12 mesi da personale competente per verificare lo stato di usura e valutare la necessità di sostituire l’imbracatura;
  • La scadenza venga rispettata. Ogni imbracatura ha una durata media garantita di 5 anni, che sarà differente a seconda del produttore.

Una corretta manutenzione e la scelta di una imbracatura da lavoro a norma possono salvare la vita di un operatore. Non rischiare e affidati a degli specialisti dei dispositivi di sicurezza. Lo staff di Tera Antincendio è a tua disposizione per ulteriori informazioni. Contattaci, cliccando qui.