Addetti al primo soccorso: attrezzature e presidi obbligatori

Il Decreto Legislativo 81/08 illustra in maniera dettagliata le caratteristiche minime e le attrezzature necessarie degli addetti al primo soccorso.

Gli addetti al primo soccorso sono figure obbligatorie da inserire in azienda per la gestione di emergenze, le quali si occupano di comunicare con gli organi preposti nel caso in cui si dovesse verificare una.

Tra le competenze richieste, un addetto al primo soccorso deve saper riconoscere un’emergenza sanitaria, ottenere le informazioni su un infortunio, prevenire i pericoli evidenti e probabili a seguito di un trauma, accertarsi delle condizioni psico-fisiche del lavoratore presente che ha subito l’infortunio, attuare gli interventi di primo soccorso necessari e conoscere i rischi specifici dell’attività svolta dai collaboratori.

La nomina degli addetti al primo soccorso

A chi spetta il compito di nominare gli addetti al primo soccorso in azienda? Al datore di lavoro, che deve valutare la natura dell’azienda, le sue dimensioni e le operazioni svolte all’interno.

Il numero degli addetti è a discrezione del datore di lavoro stesso, in quanto la normativa non pone alcun obbligo normativo a riguardo. Il personale scelto dovrà rispettare caratteristiche fisiche e psicologiche che lo rendano adatto allo svolgimento della mansione.

 

La cassetta

Un altro compito del datore di lavoro è quello di predisporre in ogni ambiente una cassetta di primo soccorso o pacchetto di medicazione, con tutti i prodotti integri e non scaduti.

Nello specifico, le aziende con un numero inferiore a tre lavoratori, sono tenute a possedere la dotazione con il minimo indispensabile all’occorrenza tra cui:

  • Due paia di guanti sterili e monouso;
  • Un flacone di soluzione cutanea di iodopovidone;
  • Un flacone di fisiologica;
  • Compresse di garza sterile in buste singole, della dimensione 18×40;
  • Compresse di garza sterile in buste singole, della dimensione di 10×10;
  • Pinzette da medicazione,
  • Una confezione di cotone idrofilo;
  • Una scatola di cerotti;
  • Un rotolo di cerotto;
  • Un rotolo di benda orlata;
  • Un paio di forbici;
  • Un laccio emostatico;
  • Un ghiaccio pronto all’uso;
  • Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari;
  • Istruzioni per usare i presidi.

Qualora invece il numero di dipendenti fosse superiore a due (tre compreso il datore di lavoro, aumentano le quantità con cui il materiale deve essere presente.

Oltre agli oggetti presentati sopra, per legge non possono mancare: la visiera paraschizzi, i teli sterili, il termometro e un apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

 

Che cosa mantenere controllato

Un aspetto da tenere a mente riguarda la data di scadenza dei presidi. Capita infatti di non poter utilizzare prodotti in quanto scaduti.

Sulle confezioni di tutti i prodotti è indicata la data di produzione e la data di scadenza. In linea generale è possibile definire che gli elementi solidi hanno una durata media di 5 anni, mentre per quanto riguarda gli elementi liquidi (disinfettanti, soluzioni cutanee), la durata generale è di due/tre anni.

Specifichiamo che si tratti di indicazioni generiche, le quali devono essere verificate sulle singole confezioni.

Il controllo delle scadenze è fondamentale per non lasciarsi cogliere impreparati all’affrontare un’emergenza. Maggiori i rischi a cui va incontro il datore di lavoro, che nel rispetto dell’articolo 45 del D. Lgs. 81/2008 può incorrere a sanzioni che prevedono l’arresto da due a quattro mesi o un’ammenda complessiva da 750 a 4.000 euro.

 

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